I derivati del latte sono gli alimenti più completi in natura, poiché contengono numerosi nutrienti in perfetto equilibrio tra loro. In particolare, contengono proteine ad alto valore biologico, grassi, carboidrati, calcio, sali minerali e vitamine.

Il nostro Pecorino Dorato è un prodotto che nasce dalla sapiente combinazione di materie prime e arte della loro lavorazione, tanto da valorizzare le elevate proprietà nutrizionali. È un prodotto altamente energetico, circa 100 g di prodotto apportano 409 Kcal, dovute principalmente alla parte lipidica. Il contenuto di acidi grassi, prevalentemente saturi (26,6 g/100g), è correlato al grado di stagionatura del Pecorino Dorato. Tale formaggio è altamente digeribile, proprio perché durante la sua maturazione la parte proteica si fraziona agevolandone l’assimilazione da parte dell’organismo umano. Il Pecorino Dorato si presta alla dieta del celiaco e ad essere dunque impiegato come formaggio da tavola, da antipasto o anche a fine pasto con frutta, marmellate e composte.

Come gli altri formaggi della Domus Lattea, il Pecorino Dorato al pari della carne e del pesce, è da considerarsi anche come un secondo piatto.

Il Pecorino Dorato fornisce la giusta componente proteica per la crescita e mantenimento della massa muscolare. Le proteine sono una fonte di macronutrienti essenziali per il nostro organismo, rappresentandone come un carburante necessario alla vita e allo sviluppo ad ogni fascia d’età.

Per quel che concerne i sali minerali, il Pecorino Dorato il suo contenuto in sale è inferiore rispetto ad una composizione tipica, rendendolo consigliabile per un consumo saltuario e in porzioni ben definite.

Quanto formaggio possiamo mangiare?

Noi italiani consumiamo circa venti chili l’anno di formaggio a persona. La caratteristica che distingue questo prodotto lattiero caseario dagli altri è l’apporto calorico dovuto dalla presenza di un elevato quantitativo di grassi. Come prevedono le linee guida, si consiglia l’assunzione di un formaggio come il Pecorino Dorato di 50 grammi (una porzione) al giorno, circa due spicchi. Il formaggio in una dieta è consigliato anche per l’apporto di grassi, in particolare il pecorino è ricco di acidi grassi saturi e anche insaturi, quest’ultimi in una quantità inferiore. Questi macroelementi sono utili all’organismo e vanno assunti in una certa percentuale rispetto Kcal per grammo che apportano. La Società Italiana Scienza dell’Alimentazione (S.I.S.A.) in una dieta giornaliera di 2.100 Kcal consiglia di assumere grassi totali per circa 26% delle calorie complessive. Di queste circa il 38% debbono provenire da grassi saturi e il 62% grassi insaturi.

Formaggi e nutrienti

La composizione in nutrienti varia in base alla tipologia di latte e alla razza. In particolare, il Pecorino Dorato deriva da lette ovino, con dei buoni livelli di grassi, per lo più saturi, e di sodio, fattori importanti per l’alimentazione ma anche di rischio per malattie cardiovascolari se consumati in eccesso, indirizzando ad un’assunzione moderata. Questo formaggio, che prevede una stagionatura, mostra dei livelli bassi di lattosio, indicandolo per chi ha problemi non di grave intolleranza al lattosio. Durante la stagionatura, i microrganismi digeriscono questo zucchero, lasciando nel prodotto finito solo delle tracce di lattosio, comunque presenti.

L’amore degli italiani per questo alimento fa registrare l’Italia al quarto posto nel mondo per consumi pro capite, siamo preceduti soltanto da Grecia, Francia e Germania. I formaggi sono alimenti accettabili dal punto di vista salutistico, basta non esagerare con il loro consumo. Dalla tabella si evince come i valori calorici registrati per il Pecorino Dorato si attestino a quelli di altri formaggi sottoposti a stagionatura. I Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia (LARN) degli alimenti devono essere sommati giornalmente, ma se tale somma non risultasse in equilibrio, ricordiamoci che la si può raggiungere a livello settimanale, sempre tenendo conto della porzione standard di ogni alimento. Per il formaggio stagionato si consiglia l’assunzione estesa in tre volte alla settimana associandolo ad altri alimenti, più come guarnizione che non come piatto principale.

Elaborazione da Banca Dati di Composizione degli Alimenti INRAN.

Dott.ssa Maria Grazia Farbo
Biologa, Ph.D. Specialista in Microbiologia e Virologia Clinica
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